Leggi e ascolta La Parola del 10 marzo 2022
Giovedì della I settimana di Quaresima
- S. John Ogilvie sacerdote S.J. e martire (1579-1615)
- S. Marie-Eugénie di Gesù vergine e fondatrice (1817-1898)
Prima Lettura
Non ho altro soccorso fuori di te, o Signore.
Dal libro di Ester
Est 4,17n.p-r.aa-bb.gg-hh [gr. 4,17k.l.s]
In quei giorni, la regina Ester cercò rifugio presso il Signore, presa da un’angoscia mortale.
Si prostrò a terra con le sue ancelle da mattina a sera e disse: «Tu sei benedetto, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe.
Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso all’infuori di te, o Signore, perché un grande pericolo mi sovrasta. Io ho sentito dai libri dei miei antenati, Signore, che tu liberi fino all’ultimo tutti coloro che compiono la tua volontà.
Ora, Signore, mio Dio, aiuta me che sono sola e non ho nessuno all’infuori di te. Vieni in soccorso a me, che sono orfana, e poni sulle mie labbra una parola opportuna davanti al leone, e rendimi gradita a lui. Volgi il suo cuore all’odio contro chi ci combatte, a rovina sua e di quanti sono d’accordo con lui.
Quanto a noi, liberaci dalla mano dei nostri nemici, volgi il nostro lutto in gioia e le nostre sofferenze in salvezza».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 137 (138)
R. Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo. R.
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza. R.
La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani. R.
Acclamazione al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Crea in me, o Dio, un cuore puro;
rendimi la gioia della tua salvezza. (Sal 50,12a.14a)
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo
Chiunque chiede, riceve.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 7,7-12
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
Parola del Signore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
La preghiera è un lavoro: un lavoro che ci chiede volontà, ci chiede costanza, ci chiede di essere determinati, senza vergogna.
Perché? Perché io sto bussando alla porta del mio amico.
Dio è amico, e con un amico io posso fare questo. Una preghiera costante, invadente. Pensiamo a Santa Monica, per esempio, quanti anni ha pregato così, anche con le lacrime, per la conversione del suo figlio. Il Signore alla fine ha aperto la porta. (Omelia da Santa Marta, 11 ottobre 2018)
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