La Parola del 10 maggio 2021
Lunedì della VI settimana di Pasqua
- S. Damiano De Veuster sacerdote SS.CC. (1840-1889)
- S. Juan (Giovanni) d’Ávila Dottore della Chiesa (1499-1569)
Atti degli Apostoli 16,11-15.
Salpati da Troade, facemmo vela verso Samotracia e il giorno dopo verso Neapoli e
di qui a Filippi, colonia romana e città del primo distretto della Macedonia. Restammo in questa città alcuni giorni;
il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove ritenevamo che si facesse la preghiera, e sedutici rivolgevamo la parola alle donne colà riunite.
C’era ad ascoltare anche una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiàtira, una credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo.
Dopo esser stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci invitò: “Se avete giudicato ch’io sia fedele al Signore, venite ad abitare nella mia casa”. E ci costrinse ad accettare.
Salmi 149(148),1-2.3-4.5-6a.9b.
Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore,
esultino nel loro Re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con danze,
con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona gli umili di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria,
sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca:
questa è la gloria per tutti i suoi fedeli.
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,26-27.16,1-4a.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza;
e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi.
Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio.
E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.
Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato».
San Giovanni Paolo II (1920-2005)
Papa
Discorso ai giovani 19/08/1989 ; 4,3 (4a Giornata mondiale della gioventù a Compostela – click qui
“Lo Spirito di verità … mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza”
Miei cari giovani, Cristo vi chiama non solo per camminare con lui in questo pellegrinaggio della vita. Egli vi invia in sua vece per essere messaggeri della verità e per essere suoi testimoni nel mondo, concretamente, dinanzi ad altri giovani come voi, perché molti di loro oggi nel mondo intero sono in cerca della via, della verità e della vita, ma non sanno dove andare. “L’ora è venuta per intraprendere una nuova evangelizzazione” (Christifideles Laici, 34); e voi non potete mancare a questo importante appello. In questo luogo, dedicato a san Giacomo, il primo fra gli apostoli che diede testimonianza della fede attraverso il martirio, ci impegniamo ad accettare il mandato di Cristo: “mi sarete testimoni (…) fino agli estremi confini della terra” (At 1, 8). Cosa significa essere testimoni di Cristo? Significa semplicemente vivere secondo il Vangelo: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente (…). Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Mt 22, 37. 39). Il cristiano è chiamato a servire i fratelli e la società, a promuovere e a sostenere la dignità di ogni essere umano, a rispettare, difendere e promuovere i diritti della persona, ad essere artefice di una pace duratura ed autentica basata sulla fratellanza, sulla libertà, sulla giustizia e sulla verità. Nonostante le meravigliose possibilità offerte all’umanità dalla tecnologia moderna, nel mondo c’è ancora molta povertà e molta miseria. In molti luoghi della terra le persone vivono sotto la minaccia della violenza, del terrorismo e addirittura della guerra. (…) C’è un’urgente necessità di poter contare su inviati di Cristo e messaggeri cristiani, E voi, giovani tutti, ragazzi e ragazze, sarete in futuro questi inviati e messaggeri.
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