Leggi e ascolta la Parola del 1 luglio 2022
Venerdì della XIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
- B. Antonio Rosmini sacerdote e fondatore (1797-1855)
- B. Assunta Marchetti vergine, cofondatrice (1871-1948)
Prima Lettura
Manderò la fame nel paese; non fame di pane ma di ascoltare le parole del Signore.
Dal libro del profeta Amos
Am 8,4-6.9-12
«Ascoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?
E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo l’efa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano”».
«In quel giorno
– oracolo del Signore Dio –
farò tramontare il sole a mezzogiorno
e oscurerò la terra in pieno giorno!
Cambierò le vostre feste in lutto
e tutti i vostri canti in lamento:
farò vestire ad ogni fianco il sacco,
farò radere tutte le teste:
ne farò come un lutto per un figlio unico
e la sua fine sarà come un giorno d’amarezza.
Ecco, verranno giorni
– oracolo del Signore Dio –
in cui manderò la fame nel paese;
non fame di pane né sete di acqua,
ma di ascoltare le parole del Signore».
Allora andranno errando da un mare all’altro
e vagheranno da settentrione a oriente,
per cercare la parola del Signore,
ma non la troveranno.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 118 (119)
R. Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.
Con tutto il mio cuore ti cerco:
non lasciarmi deviare dai tuoi comandi. R.
Io mi consumo nel desiderio
dei tuoi giudizi in ogni momento.
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi. R.
Ecco, desidero i tuoi precetti:
fammi vivere nella tua giustizia.
Apro anelante la mia bocca,
perché ho sete dei tuoi comandi. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore. (Mt 11,28)
Alleluia.
Vangelo
Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,9-13
In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Parola del Signore.
Santa Faustina Kowalska (1905-1938)
religiosa
Diario, § 283
“Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori”
Dio unico nella Santa Trinità, desidero amarti più di quanto nessuno ti abbia mai amato e, nonostante la mia miseria e la mia piccolezza, ho fissato la mia fiducia in fondo all’abisso della tua misericordia, mio Dio e mio Creatore.
Nonostante la mia grande miseria, non ho paura di nulla, ma nutro la speranza di cantare in eterno il mio canto di lode.
Nessun’ anima dubiti, anche se fosse la più miserabile; finché è in vita, può diventare una grande santa, poiché grande è la potenza della grazia divina. Sta a noi non fare resistenza all’azione divina.
PAROLE DEL SANTO PADRE
È la prima condizione per essere salvato: sentirsi in pericolo; la prima condizione per essere guarito: sentirsi ammalato. E sentirsi peccatore, è la prima condizione per ricevere questo sguardo di misericordia.
Ma pensiamo alla sguardo di Gesù, tanto bello, tanto buono, tanto misericordioso. E anche noi quando preghiamo sentiamo questo sguardo su di noi; è lo sguardo dell’amore, lo sguardo della misericordia, lo sguardo che ci salva.
Non aver paura. (Omelia da Santa Marta, 21 settembre 2017)
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