Leggi e ascolta il Vangelo e La Parola del 1 gennaio 2024
Sommario
Maria Santissima Madre di Dio, solennità
- S. Giuseppe Maria Tomasi cardinale C.R. (1649-1713)
- S. Zygmunt Gorazdowski sac. e fondatore (1845-1920)
Prima Lettura
Porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò.
Dal libro dei Numeri
Nm 6, 22-27
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 66 (67)
R. Dio abbia pietà di noi e ci benedica.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti. R.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra. R.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra. R.
Seconda Lettura
Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 4,4-7
Fratelli, quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli.
E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!».
Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio.
Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti;
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio. (Eb 1,1-2)
Alleluia.
Il Vangelo del 1 gennaio 2024
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2,16-21
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Parola del Signore.
Libro delle ore del Sinai (9° secolo)
Canone alla Madre di Dio, SC 486 (trad. cb© evangelizo)
Madre totalmente immacolata, hai portato in grembo il fuoco della divinità!
Ogni respiro mortale onora il tuo generare, Tutta Pura, e la schiera degli angeli celebra l’incomprensibile mistero del tuo parto, come hai concepito nel tuo seno il Creatore dell’universo e l’hai messo al mondo: formidabili in verità, strani, straordinari, assolutamente sorprendenti, sono i tuoi prodigi, Sovrana!
O Sovrana, poiché hai presso tuo Figlio la libertà di parola di una madre, non smettere d’implorarlo con le tue divine suppliche: coloro che ti supplicano, Madre di Dio, siano liberati da ogni afflizione, loro che ti onorano con amore come rifugio per la salvezza, come divino aiuto, Tutta Pura, come fortezza inviolabile e gioia degli afflitti.
Hai fatto di me, o Madre, un tempio dello Spirito Santo, purificando con le tue suppliche divine la sporcizia della mia carne ed asciugando, Madre di Dio, il marcio dei miei peccati: poiché presso di te mi sono rifugiato, tu vera protezione e difesa inscalfibile dei cristiani, loro riparo, loro divino aiuto, loro rifugio.
Daniele, nello spirito, vedeva in te la montagna intoccata (cfr. Dn 2,34) ed Ezechiele, la porta divina (cfr. Ez 44,2), Mosè ti ha vista in anticipo, roveto che non si consuma (cfr. Es 3,2), tu che hai portato nel tuo seno il fuoco della divinità senza essere presa dalla fiamma, o Vergine: e noi ti abbiamo riconosciuta come la Madre totalmente immacolata per aver generato nella carne il nostro redentore.
PAROLE DEL SANTO PADRE
Iniziamo il nuovo anno affidandolo a Maria Madre di Dio.
Il Vangelo della Liturgia di oggi parla di lei, rimandandoci nuovamente all’incanto del presepe. I pastori vanno senza indugio verso la grotta e che cosa trovano? Trovano – dice il testo – «Maria, Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia» (Lc 2,16).
Fermiamoci su questa scena e immaginiamo Maria che, come mamma tenera e premurosa, ha appena adagiato Gesù nella mangiatoia. In quell’adagiare possiamo vedere un dono fatto a noi: la Madonna non tiene il Figlio per sé, ma lo presenta a noi; non lo stringe solo tra le sue braccia, ma lo depone per invitarci a guardarlo, accoglierlo e adorarlo.
Ecco la maternità di Maria: il Figlio che è nato lo offre a tutti noi. Sempre dando il Figlio, indicando il Figlio, mai trattenendo come cosa propria il Figlio, no. E così durante tutta la vita di Gesù.
E nel posarlo davanti ai nostri occhi, senza dire una parola, ci dona un messaggio stupendo: Dio è vicino, a portata di mano. Non viene con la potenza di chi vuole essere temuto, ma con la fragilità di chi chiede di essere amato; non giudica dall’alto di un trono, ma ci guarda dal basso come fratello, anzi, come figlio.
Nasce piccolo e bisognoso perché nessuno debba più vergognarsi di sé stesso: proprio quando facciamo esperienza della nostra debolezza e della nostra fragilità, possiamo sentire Dio ancora più vicino, perché si è presentato a noi così, debole e fragile.
È il Dio-bambino che nasce per non escludere nessuno. Per farci diventare tutti fratelli e sorelle. (Angelus, 1° gennaio 2022)
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