Leggi e ascolta il Vangelo e la Parola del 1 dicembre 2024
I Domenica di Avvento
- S. Charles de Foucauld sacerdote e martire (1858-1916)
- B. Maria Rosa (Bruna) Pellesi suora (1917-1972)
Prima Lettura
Farò germogliare per Davide un germoglio giusto.
Dal libro del profeta Geremìa
Ger 33,14-16
Ecco, verranno giorni – oràcolo del Signore – nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d’Israele e alla casa di Giuda.
In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra.
In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla, e sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 24 (25)
R. A te, Signore, innalzo l’anima mia, in te confido.
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza. R.
Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via. R.
Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza. R.
Seconda Lettura
Il Signore renda saldi i vostri cuori al momento della venuta di Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési
1Ts 3,12-4,2
Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.
Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio – e così già vi comportate -, possiate progredire ancora di più. Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù.
Parola di Dio.
Si dice il Credo.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza. (Sal 84,8)
Alleluia.
Il Vangelo del 1 dicembre 2024
La vostra liberazione è vicina.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 21,25-28.34-36
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Parola del Signore.
San Teodoro Studita (759-826)
monaco a Costantinopoli
Catechesi 83 (trad. cb© evangelizo)
Chiamati al regno
Se un re quaggiù chiama la gente alla gloria, al successo, alla ricchezza, al lusso e alla gioia, vediamo tutti buttarsi verso queste cose con premura, zelo e gioia; noi, è Dio e il re dell’universo che ci chiama – non a quei beni bassi e corruttibili che abbiamo appena nominato, ma al regno dei cieli, alla luce che non conosce eclisse, alla vita senza fine, alla beatitudine ineffabile, all’adozione filiale e all’eredità dei beni terni -, allora con quanto più zelo, gioia, insaziabile ardore dobbiamo correre, lottare ed affrettarci ogni giorno e ogni ora; né la tribolazione, né l’angoscia, né la persecuzione, né la fame, né la sete, né il pericolo e, diciamolo, né la spada, né la morte (cf. Rm 8,35), nulla di tutto ciò ci mette paura e ci fa indietreggiare; anzi, con coraggio, vigore e forza d’animo dobbiamo seguire fino in fondo la via ascetica e tutto sopportare come facile e leggero in vista di quanto ci attende e della nostra beata speranza. (…) Fortificatevi anche voi col vigore della sua potenza (Ef 6,10), figli desiderati, ed aggiungete alle prime lotte e prove quelle presenti e future, considerando perfetta letizia (Gc 1,2) di esser stati giudicati degni di soffrire volontariamente tutto ciò per Cristo salvatore (cf. Fil 1,29); e diventate imitatori dei suoi dolori; per coloro che capiscono, ciò costituisce la più grande ricompensa! (…) Vogliamo rinnovare l’ardore, risvegliarci, rimetterci in piedi, rinnovare l’impegno a completare quanto ciascuno ha mancato e a farlo senza negligenza, in Cristo Gesù nostro Signore a cui appartiene la gloria e la potenza col Padre e lo Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada
PAROLE DEL SANTO PADRE
Oggi inizia l’Avvento, il tempo liturgico che ci prepara al Natale, invitandoci ad alzare lo sguardo e ad aprire il cuore per accogliere Gesù. In Avvento non viviamo solo l’attesa del Natale; veniamo invitati anche a risvegliare l’attesa del ritorno glorioso di Cristo – quando alla fine dei tempi tornerà –, preparandoci all’incontro finale con Lui con scelte coerenti e coraggiose. Ricordiamo il Natale, aspettiamo il ritorno glorioso di Cristo, e anche il nostro incontro personale: il giorno nel quale il Signore chiamerà. In queste quattro settimane siamo chiamati a uscire da un modo di vivere rassegnato e abitudinario, e ad uscire alimentando speranze, alimentando sogni per un futuro nuovo. […] Ma qual è l’orizzonte della nostra attesa orante? Ce lo indicano nella Bibbia soprattutto le voci dei profeti. Oggi è quella di Geremia, che parla al popolo duramente provato dall’esilio e che rischia di smarrire la propria identità. Anche noi cristiani, che pure siamo popolo di Dio, rischiamo di mondanizzarci e di perdere la nostra identità, anzi, di “paganizzare” lo stile cristiano. Perciò abbiamo bisogno della Parola di Dio che attraverso il profeta ci annuncia: «Ecco, verranno giorni nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto […]. Farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra» (33,14-15). E quel germoglio giusto è Gesù, è Gesù che viene e che noi attendiamo. (Angelus, 2 dicembre 2018)
Aiutaci ad aiutare!
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.