nel vuoto

Là non ci torno! Rileggere il fallimento

Commento al Vangelo del 9 febbraio 2025

Quinta domenica del T.O. anno C

«Ricevettero da lui le reti della parola di Dio
e le gettarono nel mondo,
come in un mare profondo».

Sant’Agostino, Discorso 248,2

Lasciarono tutto e lo seguirono.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 5,1-11
 
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Parola del Signore.

Fallimenti

Ci sono momenti della vita in cui ci sentiamo persi. Sono i momenti in cui sperimentiamo il fallimento, quando non riusciamo a vivere quello che ci sta a cuore. Sono le situazioni in cui la nostra immagine rischia di andare in frantumi, perché non risponde più al progetto, all’ideale, a quel modello che avevamo in mente. Vorremmo solo nasconderci, scomparire, riavvolgere il nastro. E invece la vita ci chiede di stare lì, abbiamo bisogno di tornare in quel fallimento per imparare a rileggerlo.

Forse per questo Dio ci raggiunge spesso proprio in quello spazio che ci sembra inutile, in quel fotogramma che vorremmo buttare via, in quell’esperienza che avremmo tanta voglia di archiviare una volta per sempre. Dio vuole insegnarci che noi siamo molto di più del nostro errore. E proprio là dove ci sentiamo persi, possiamo scoprire che valiamo molto di più di quello che pensiamo.

Vale la pena lasciarsi raggiungere da Dio.

Imprevisti

Questa è anche l’esperienza di Simone, che si lascia incontrare una mattina mentre sta sistemando le reti, rimuginando forse sul suo fallimento: ha pescato tutta la notte senza prendere niente. Un momento di fallimento professionale che desta preoccupazione, ma che getta anche una luce oscura sulle sue capacità. Quella mattina probabilmente non vuole sentire nessuno, vorrebbe solo andarsene via il prima possibile. Ma accade l’imprevisto. Qualcuno gli chiede una piccola cortesia, a cui, per gentilezza e ospitalità, purtroppo, non si può dire di no: c’erano due barche, ma Gesù, per parlare alle folle, chiede a Simone di lasciarlo salire sulla sua barca e scostarla un po’ dalla riva. Quel poco sembra insignificante, nulla di eclatante, ma è quanto basta per permettere a Dio di entrare nel luogo in cui Simone ha sperimentato il fallimento. Quella barca, tornata vuota, adesso ospita il tutto!

Sfide

Simone sperava probabilmente che la predica non fosse troppo lunga. Quando Gesù finisce di parlare, Simone è pronto a riprendersi la barca. Gesù invece prosegue in questo percorso di avvicinamento, ma questa volta esagera con una proposta imbarazzante: gli propone di tornare nel luogo del suo fallimento, in mezzo al lago, per riprovare a pescare. È una proposta imbarazzante non solo perché non si va a pescare in pieno giorno, ma anche perché Gesù è il figlio di un falegname, a differenza di Simone che è un pescatore conosciuto.

Quante occasioni perse per paura di quello che dirà la gente! Quante volte non ci buttiamo, semplicemente perché non pensiamo che sia possibile. Simone decide invece di fidarsi, accetta di correre il rischio di coprirsi di ridicolo: davanti alla gente, in attesa della sua risposta, Simone è disposto a rimettere in mare quelle reti che ha appena finito di sistemare. Non sarebbe proprio il momento! Simone riprende il largo, smette finalmente di restare alla superficie delle cose.

Ragioni

La risposta di Simone forse non è del tutto irrazionale. Non è un azzardo. È possibile che mentre Gesù parlava alla folla, il cuore di Simone sia stato toccato. Ma è ancora più certo che poco prima Simone aveva visto Gesù mentre guariva la suocera. Simone aveva già cominciato a conoscere Gesù e a interrogarsi.

La fiducia di Simone trova una risposta in un’esperienza di sovrabbondanza, un’esperienza in cui viene coinvolta anche quell’altra barca. Simone capisce che quella pesca ha un significato più profondo. È un invito a una relazione più intima con Gesù. Per questo, mentre Gesù continua ad avvicinarsi alla sua vita, Simone si tira indietro, si sente indegno, proprio come Isaia nella visione descritta dalla prima lettura. Davanti a Dio che si manifesta nella nostra vita, facciamo l’esperienza della nostra inadeguatezza.

Proposte

Davanti a questi comprensibili timori, Gesù invita Simone a non temere e avanza una proposta difficile da capire già nel suo significato letterale: «sarai pescatore di uomini». Eppure questo invito è l’immagine della vocazione: Simone è un pescatore, bravo o impacciato non importa, quella è la sua identità, e va bene così, non c’è nulla da cambiare o distruggere. Gesù vuole valorizzare quello che Simone è già, mettendo la sua identità a servizio del Regno: pescatore di uomini.

In questa frase c’è un progetto, perché c’è il presente e c’è il futuro. Quando Gesù ci chiama a seguirlo, non vuole distruggere quello che siamo, vuole semplicemente portarlo a compimento! E affinché la promessa si compia, occorre lasciare, per non restare intrappolati: «lasciarono tutto e lo seguirono».

Leggersi dentro

  • Ci sono situazioni di fallimenti, che il Signore ti sta chiedendo di rileggere?
  • Cosa vuol dire per te portare a compimento la tua vocazione?

Per gentile concessione © ♥ Padre Gaetano Piccolo SJ

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