La gallina che voleva diventare una fotomodella
Leggi e ascolta la nostra fiaba che parla de “la gallina che voleva diventare una fotomodella”
Sommario
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C’era una volta una gallina che si chiamava Gina. Gina era una gallina molto vanitosa e sognava di diventare una fotomodella. Ogni giorno si guardava allo specchio e si pettinava le piume, cercando di imitare le pose delle modelle che vedeva sulle riviste.
Un giorno, mentre passeggiava nel cortile, vide un cartello che diceva: “Cercasi fotomodella per campagna pubblicitaria di uova fresche. Requisiti: essere una gallina, avere un bel piumaggio, saper sorridere alla macchina fotografica“. Gina non ci pensò due volte e si presentò al provino, convinta di essere la gallina perfetta per il lavoro.
Quando arrivò sul posto, però, si rese conto che la concorrenza era spietata. C’erano decine di galline più belle e più giovani di lei, tutte agghindate e truccate. Gina si sentì a disagio e fu presa dallo sconforto. Come avrebbe potuto competere con quelle bellezze? Si mise in fila e aspettò il suo turno, sperando in un miracolo.
Quando finalmente arrivò il momento di posare davanti alla macchina fotografica, Gina fece del suo meglio per mettersi in mostra. Sorrise, allungò il collo, spalancò le ali, ma niente sembrava andare bene. Il fotografo la guardava con aria annoiata e le diceva di cambiare posa ogni due secondi. Gina si sentiva sempre più nervosa e frustrata. Alla fine, il fotografo le disse: “Basta così, grazie. Puoi andare”. Gina capì che non era stata scelta e uscì dallo studio con le lacrime agli occhi.
Mentre tornava a casa, si chiese cosa avesse sbagliato. Forse non era abbastanza bella? Forse non era abbastanza simpatica? Forse non era abbastanza fotogenica? Si sentì triste e delusa. Si rese conto che il suo sogno di diventare una fotomodella era irrealizzabile e che doveva accontentarsi della sua vita da gallina comune.
Ma poi, mentre attraversava la strada, vide qualcosa che le fece cambiare idea. Era un manifesto pubblicitario che ritraeva una gallina felice e sorridente, con una corona di fiori sul capo e una scritta che diceva: “Sii te stessa, sii felice”. Gina si fermò a guardarlo e si sentì improvvisamente meglio. Si rese conto che non aveva bisogno di essere una fotomodella per essere felice. Aveva bisogno solo di essere se stessa, con i suoi pregi e i suoi difetti, con le sue passioni e i suoi sogni. Si rese conto che la vera bellezza non stava nell’aspetto esteriore, ma nel cuore.
Così, Gina tornò a casa con un sorriso sul becco e riprese a fare le cose che le piacevano: leggere libri, ascoltare musica, cucinare torte. E ogni tanto si guardava allo specchio e si diceva: “Sei una gallina fantastica”. E lo era davvero.
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