La fata infelice
Leggi e ascolta la fiaba “la fata infelice”
Curiosando
Le fate sono creature leggendarie presenti nelle fiabe e nei miti di origine principalmente italiana e francese, ma che trovano comunque figure affini nelle mitologie dell’Europa dell’Est, oltre che in quelle inglesi dove sono chiamate fairy.
Nell’originale accezione dell’Europa meridionale, le fate sono totalmente sovrannaturali, cioè non hanno nulla di umano se non l’aspetto. Il nome “fata” deriva dall’altro nome latino delle Parche, che è Fatae, ovvero coloro che presiedono al Fato.
Si tratta di esseri magici, una sorta di spiriti della natura; l’aggettivo “fatato” indica per estensione l’effetto di un incantesimo. Le fate sono spesso rappresentate come donne bellissime, con ali e bacchette magiche. Esistono molte storie e leggende che vedono le fate come protagoniste, come ad esempio la storia di Trilly, la fata che non sapeva volare.
Leggiamo insieme
Ciao a tutti, oggi voglio raccontarvi la storia di una fata infelice che voleva sorridere. Si chiamava Flora e viveva in un bosco incantato, ma non era contenta della sua vita. Si sentiva sola e triste, perché non aveva amici con cui giocare e condividere le sue avventure. Flora desiderava ardentemente trovare qualcuno che la capisse e la facesse ridere.
Un giorno, mentre stava volando tra i fiori, vide un arcobaleno splendente nel cielo. Flora pensò che forse lì avrebbe trovato la felicità che cercava. Così, si mise a seguire i colori dell’arcobaleno, sperando di raggiungere il suo tesoro. Lungo il cammino, incontrò tanti animali del bosco, che le chiesero dove stesse andando. Flora rispose che stava cercando il suo sogno, e gli animali le dissero che poteva contare su di loro se aveva bisogno di aiuto.
Flora continuò a volare, sempre più vicina all’arcobaleno. Ma quando arrivò alla fine, non trovò niente. Solo una nuvola bianca e soffice. Flora si sentì delusa e sconsolata. Aveva perso tanto tempo per niente. Ma poi, sentì una voce allegra che le diceva: “Ciao, sono Nuvola, e tu sei la fata più bella che abbia mai visto. Vuoi essere la mia amica?” Flora si voltò e vide una nuvola sorridente che le faceva l’occhiolino. Flora rimase sorpresa, ma poi si sentì felice. Forse aveva trovato la sua anima gemella.
Flora e Nuvola iniziarono a parlare e a scherzare, e si resero conto di avere tanto in comune. Flora si sentì finalmente accettata e apprezzata per quello che era. Nuvola le disse che l’arcobaleno era solo un pretesto per farla arrivare da lei, perché l’aveva vista da lontano e se n’era innamorata. Flora si commosse per le parole di Nuvola, e le disse che anche lei provava lo stesso sentimento.
Flora e Nuvola si abbracciarono e si baciarono, e il cielo si riempì di stelle. Flora aveva trovato il suo sorriso, e Nuvola il suo amore. E vissero felici e contenti.
Ascoltiamo insieme
Ultimo aggiornamento il 5 Luglio 2024 by Remigio Ruberto
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