Leggi e ascolta la divertente favola de “il principe della risata”
Curiosando
Totò, pseudonimo di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, è stato un attore, comico, commediografo, poeta, paroliere, sceneggiatore e filantropo italiano.
Nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e scomparso a Roma il 15 aprile 1967, è considerato uno dei più grandi interpreti della storia del teatro e del cinema italiani¹.
Soprannominato “il principe della risata“, Totò ha avuto una carriera che ha spaziato dal teatro al cinema e alla televisione, lavorando con molti tra i più noti protagonisti del panorama italiano e raggiungendo, con numerosi suoi film, i record d’incasso¹..
(1) Totò – Wikipedia. https://it.wikipedia.org/wiki/Tot%C3%B2.
(2) Totò, il principe senza regno, Il caso De Curtis e le origini imperiali …. https://www.altaterradilavoro.com/toto-il-principe-senza-regno-il-caso-de-curtis-e-le-origini-imperiali-rivendicate/.
(3) Totò, il Principe della risata – Libreriamo. https://libreriamo.it/intrattenimento/teatro/toto-principe-della-risata/.
(4) Totò: la biografia e i film celebri del principe della risata – Notizie.it. https://www.notizie.it/cultura/2020/02/17/toto-biografia-film/.
(5) Totò – Wikipedia. https://en.wikipedia.org/wiki/Tot%C3%B2.
(6) Getty Images. https://www.gettyimages.com/detail/news-photo/italian-comic-actor-toto-arriving-at-the-gare-de-lyon-paris-news-photo/72635292.
Leggiamo insieme
C’era una volta in un regno non troppo lontano, un principe che aveva un problema un po’ insolito: non riusciva a smettere di ridere. Sì, avete letto bene. Ogni volta che qualcuno diceva “principe”, lui scoppiava in una risata così contagiosa che tutto il castello si univa a lui. Questo non era un grosso problema durante le feste, ma immaginate le riunioni di stato o i banchetti formali!
Il re e la regina erano preoccupati. “Dobbiamo trovare una soluzione,” disse il re, cercando di mantenere la serietà mentre il principe rideva dietro una tenda. Così, decisero di bandire la parola “principe” da tutto il regno. Da quel momento in poi, tutti dovevano riferirsi a lui come “il ragazzo che ride”.
La vita a corte divenne molto divertente. I cavalieri si sfidavano a duelli di battute per vedere chi poteva far ridere di più “il ragazzo che ride”. I giullari erano invidiosi perché il loro lavoro era stato rubato da una semplice parola. E il principe? Beh, lui era felice come non mai.
Un giorno, una giovane contadina venne al castello per vendere le sue verdure. Non sapendo del divieto reale, chiamò il principe per la sua vera titolazione. Tutti trattennero il fiato, ma stranamente, il principe non rise. Invece, guardò la contadina e sorrise dolcemente. Era la prima volta che non rideva in presenza di quella parola.
Il principe e la contadina divennero amici e passavano le giornate a parlare e ridere (ma solo quando era appropriato). Alla fine, il principe imparò a controllare le sue risate e il regno poté finalmente usare di nuovo la parola “principe”.
E vissero tutti felici e contenti, ridendo solo quando era davvero necessario. E il principe? Divenne noto come il principe più allegro di tutti i tempi, amato da tutti per la sua gioia contagiosa.
E così, cari lettori, la morale della storia è: a volte, una risata è proprio ciò di cui abbiamo bisogno, ma altre volte, è importante sapere quando è il momento di smettere.
Ascoltiamo insieme
Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2024 by Remigio Ruberto
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