Leggi e ascolta la fiaba de “il folletto col mal di schiena”
Curiosando
I folletti del bosco sono creature magiche che vivono tra le piante e gli animali. Si dice che siano molto schivi e timidi, ma anche curiosi e giocherelloni.
Alcuni li descrivono come piccoli esseri umani con le orecchie a punta e i capelli colorati, altri come animali parlanti o spiriti della natura. Non si sa molto di loro, perché preferiscono nascondersi agli occhi degli umani, ma si raccontano molte leggende e storie su di loro.
Alcuni credono che portino fortuna, altri che siano maliziosi e dispettosi. Quel che è certo è che i folletti del bosco amano la natura e la proteggono da chi vuole danneggiarla.
Leggiamo insieme
C’era una volta un folletto del bosco che si chiamava Fico. Fico era un folletto molto allegro e vivace, sempre pronto a fare scherzi e a divertirsi con gli altri abitanti della foresta. Un giorno, però, mentre stava saltando da un albero all’altro, Fico si fece male alla schiena e cadde a terra con un tonfo. “Ahi, ahi, ahi!” gridò Fico, sentendo un forte dolore. “Che cosa mi è successo?”.
Fico provò a rialzarsi, ma ogni movimento gli provocava una fitta lancinante. Si accorse che non riusciva più a piegarsi né a girarsi. Era diventato rigido come un palo. “Oh no!” esclamò Fico, disperato. “Come farò ora a giocare e a fare i miei scherzi? Sono rovinato!”
Fico iniziò a piangere e a lamentarsi, sperando che qualcuno lo sentisse e lo aiutasse. Ma nessuno venne, perché tutti erano impegnati nelle loro faccende o si erano nascosti per paura dei suoi scherzi. Fico si sentì solo e abbandonato. “Perché nessuno viene a soccorrermi?” si chiese Fico. “Forse perché sono stato troppo cattivo e antipatico con loro?”
Fico si pentì di aver fatto tanti dispetti agli altri animali e alle fate del bosco. Si rese conto che aveva bisogno di amici veri, che lo apprezzassero per quello che era e non per i suoi scherzi. Si ripromise che se fosse guarito, avrebbe cambiato il suo comportamento e sarebbe stato più gentile e generoso.
Mentre Fico rifletteva sul suo destino, sentì una voce dolce e melodiosa che lo chiamava. Era una fata, che si chiamava Lilla. Lilla era una fata buona e premurosa, che si occupava di curare le piante e gli animali malati. Lilla aveva visto Fico cadere dall’albero e si era preoccupata per lui. Era andata a cercarlo e lo aveva trovato disteso sul terreno.
“Ciao, Fico” disse Lilla, sorridendo. “Come stai? Ti sei fatto male?”
Fico rimase sorpreso di vedere Lilla. Non si aspettava che proprio lei venisse a soccorrerlo, visto che era stata una delle vittime preferite dei suoi scherzi. Fico si sentì in colpa e arrossì.
“Ciao, Lilla” rispose Fico, timidamente. “Sì, mi sono fatto male alla schiena e non riesco più a muovermi. Mi dispiace tanto per tutti i dispetti che ti ho fatto. Perdonami, ti prego.”
Lilla lo guardò con tenerezza e gli disse: “Non preoccuparti, Fico. Ti perdono volentieri. So che in fondo sei un bravo folletto, solo un po’ troppo vivace. Ti voglio aiutare a guarire.”
Lilla prese una boccetta dal suo grembiule e versò alcune gocce di un liquido verde sulla schiena di Fico. Poi iniziò a massaggiargliela delicatamente, cantando una canzone magica.
Fico sentì subito un sollievo e un calore piacevole che gli pervadeva il corpo. Il dolore sparì e la sua schiena tornò flessibile e agile come prima.
“Wow!” esclamò Fico, stupito. “Che cosa hai fatto? Mi hai guarito!”
Lilla rise e gli disse: “Ti ho dato una pozione di erbe magiche che ho preparato io stessa. È un rimedio naturale per il mal di schiena. Ti fa bene anche all’umore.”
Fico la ringraziò con gratitudine e le chiese: “Posso darti qualcosa in cambio del tuo aiuto?”
Lilla gli sorrise e gli disse: “Sì, c’è una cosa che puoi fare per me. Puoi essere mio amico?”
Fico si commosse e le disse: “Certo che sì! Mi piacerebbe molto essere tuo amico! Da oggi in poi, non ti farò più scherzi e ti tratterò con rispetto e affetto. E lo farò anche con gli altri abitanti del bosco. Ho capito che l’amicizia è più importante degli scherzi.”
Lilla e Fico si abbracciarono e si misero a ridere. Poi si alzarono e andarono a trovare gli altri animali e le altre fate, per scusarsi dei loro dispetti e per chiedere la loro amicizia. Tutti furono felici di riappacificarsi con Fico e di accoglierlo nella loro comunità.
E così Fico imparò la lezione e divenne un folletto buono e simpatico, che faceva divertire tutti con le sue storie e le sue battute, ma senza offendere o ferire nessuno. E visse felice e contento con i suoi nuovi amici, soprattutto con Lilla, che diventò la sua fidanzata.
Ascoltiamo insieme
Aiutaci ad aiutare!
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.