Leggi e ascolta la favola con morale Il dottor Gasparino
Sommario
Leggiamo insieme
Molto tempo fa, secoli or sono, un ricco mercante d’Inghilterra decise di mandare suo figlio Gasparino a studiare in Italia, a Padova: voleva che diventasse un gran dottore e che tornasse in Inghilterra a fare fortuna.
Ma il ragazzo, una volta arrivato a Padova, non frequentò neppure una lezione: passava le giornate all’osteria, a bere e a giocare a carte con gli amici; così, terminati i cinque anni dell’università, tornò in Inghilterra senza un soldo e senza un titolo.
Nel suo paese, tutti cominciarono a ridere di lui, al punto tale che il padre decise di mandarlo via.
“Figlio mio” gli disse portandolo nella stanza in cui teneva tutte le sue ricchezze; “prendi metà dei miei averi e sparisci; non posso sopportare di vederti bighellonare in paese un giorno di più; sei diventato lo zimbello di mezza Inghilterra”.
L’anziano padre prese dai suoi scrigni un gran numero di monete d’oro, di pietre e preziosi e li consegnò a Gasparino.
Il ragazzo, tuttavia, aveva imparato una lezione preziosa a Padova: il vino e le carte sono un pessimo investimento. Così, comprò un pezzo di terra nel bosco, in mezzo a due torrenti.
Lì fece costruire un grande palazzo di pietra e marmo, spendendo quasi tutti i soldi ricevuti dal padre. Figuratevi l’imbarazzo del padre quando lo venne a sapere.
Terminati i lavori, il giovane fece preparare un gran cartello, che affisse all’entrata del suo palazzo; il cartello diceva: “In questa casa si curano i pazzi”.
Presto, cominciarono ad arrivare pazzi da tutta l’Inghilterra; amici e parenti li portavano lì con la speranza che potessero guarire.
Per ogni persona che entrava, il ragazzo chiedeva un soldo al giorno; dopo un mese appena dall’apertura di quella “casa” guadagnava trecento soldi al giorno; più di qualsiasi mercante e perfino dei nobili.
Un giorno, passò di lì un cacciatore a cavallo, che tornava da una battuta di caccia tenendo un fagiano sottobraccio. Due dei pazzi che erano ricoverati nella casa e che stavano tagliando l’erba del giardino, vedendolo gli dissero: “Buongiorno signore, che cavallo e che fucile meravigliosi che hai; chissà quanto ti sono costati!”
Il cacciatore, facendo un cenno con la mano rispose loro: “Non potreste nemmeno immaginarlo, una vera fortuna. Questo cavallo arabo costa venti soldi, il cane da caccia dieci, lo sparviero che è posato sul mio braccio otto soldi e il fucile, pensate un po’, trenta soldi: l’ha realizzato l’armaiolo del re in persona”.
I pazzi si avvicinarono incuriositi dal fagiano che teneva sottobraccio: “E quanti fagiani riesci a cacciare? A quanto li venderai?”. E il cacciatore replicò: “In un anno acchiappo anche duecento fagiani e guadagno, soldo più soldo meno, un paio di soldi”.
I pazzi cominciarono a scuotere le mani: “Via di qui! Se ti dovesse trovare il maestro Gasparino e scoprisse che per guadagnare due soldi l’anno ne hai spesi più di sessanta, finiresti rinchiuso insieme a noi”.
Morale: Spesso, è difficile distinguere chi è pazzo da chi non lo è.
fonte www.portalebambini.it
Ascoltiamo insieme
Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2024 by Remigio Ruberto
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