Il cinghiale, il cavallo e il cacciatore
Leggi e ascolta “Il cinghiale, il cavallo e il cacciatore”
Sommario
Ciao Amiche ed Amici di Eugenio di tutto il mondo.
Oggi ho il piacere di farvi addormentare con la favola di Esopo “Il cinghiale, il cavallo e il cacciatore”.
Esòpo (in greco antico: Αἴσωπος, Áisōpos; 620 a.C.circa – Delfi, 564 a.C.) è stato uno scrittore greco antico, contemporaneo di Creso e Pisistrato (VI secolo a.C.), noto per le sue favole. Le sue opere ebbero una grandissima influenza sulla cultura occidentale: le sue favole sono tutt’oggi estremamente popolari e note. Della sua vita si conosce pochissimo, e alcuni studiosi hanno persino messo in dubbio che il corpus di favole che gli viene attribuito sia opera di un unico autore. I primi racconti in forma di favola che ci sono stati tramandati sono i suoi.
Leggiamo insieme
C’erano una volta un cinghiale e un cavallo che pascolavano nello stesso prato e bevevano allo stesso ruscello. Il cinghiale, però, calpestava l’erba del cavallo e intorbidiva l’acqua, mandando il suo compagno su tutte le furie.
Così, il cavallo decise di vendicarsi e chiese aiuto ad un cacciatore.
“Ti aiuterei volentieri, ma prima dovrai lasciarti mettere il morso e le briglie e io dovrò montarti in groppa” gli rispose il cacciatore.
Il cavallo, desideroso di avere la sua rivincita, acconsentì a tutte le sue richieste e prese in groppa il cacciatore. Questo, inseguì il cinghiale nel prato e lo uccise: vendetta era fatta. Poi, però, condusse il cavallo nella sua stalla e lo legò ad una mangiatoia.
Morale: Molte persone, pur di vendicarsi dei propri nemici, arrivano a danneggiare se stesse.
Ascoltiamo insieme
Buona notte e sogni d’oro dalla vostra Francesca Ruberto ♥
Ultimo aggiornamento il 12 Aprile 2023 by Remigio Ruberto
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