Leggi e ascolta la fiaba de “il cetriolo salterino”
Curiosando
Il cetriolo è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, come la zucca, il melone e l’anguria.
Ha un sapore fresco e delicato, ed è ricco di acqua e sali minerali. Il cetriolo si può consumare crudo, tagliato a fette o a cubetti, oppure cotto in padella, in forno o in umido. Si presta anche a preparare salse, insalate, zuppe fredde e sottaceti.
Il cetriolo ha proprietà diuretiche, depurative, antinfiammatorie e antiossidanti. È utile per contrastare la ritenzione idrica, la cellulite, i gonfiori e le infiammazioni della pelle. Il cetriolo contiene vitamine A, C, E e K, acido folico, potassio, magnesio, calcio
Leggiamo insieme
Ciao a tutti, oggi voglio raccontarvi una fiaba divertente su un cetriolo a cui piaceva saltare. Si chiamava Cetriolino e viveva in un orto con tanti altri ortaggi. Cetriolino era diverso dagli altri cetrioli, perché non gli piaceva stare fermo e allungarsi al sole. Lui voleva esplorare il mondo e fare avventure. Così, ogni giorno, approfittava di quando il contadino non guardava e saltava fuori dal suo filare. Saltava sopra le zucche, sotto i pomodori, tra le carote e intorno alle melanzane. Si divertiva un mondo a saltellare qua e là, ma non si accorgeva che faceva arrabbiare gli altri ortaggi, che lo trovavano fastidioso e invadente.
Un giorno, mentre Cetriolino stava saltando allegramente, si imbatté in una rana che stava riposando su una foglia di lattuga. La rana si spaventò e saltò via, ma prima di andarsene disse a Cetriolino: “Sei un cetriolo molto strano, sai? Non ti vergogni a saltare così senza motivo? I cetrioli dovrebbero stare tranquilli e crescere bene, non fare i saltimbanchi come te. Se continui così, ti pentirai di essere nato cetriolo!”
Cetriolino rimase sorpreso dalle parole della rana, ma non si lasciò scoraggiare. “Non mi importa di quello che dici”, rispose. “Io mi diverto a saltare e non voglio essere come gli altri cetrioli. Sono felice di essere diverso e di vivere le mie avventure. Ora scusa, ma devo andare. Ho ancora tanti posti da vedere e tanti salti da fare”. E così dicendo, riprese a saltare via.
La rana scosse la testa e sospirò. “Povero illuso”, pensò. “Non sa che il mondo è pieno di pericoli per un cetriolo come lui. Prima o poi capirà che non si può andare contro la propria natura”. E tornò a riposare sulla sua foglia.
Cetriolino continuò a saltare per tutto l’orto, senza curarsi dei consigli della rana e delle lamentele degli altri ortaggi. Si sentiva libero e felice, finché un giorno non vide qualcosa che lo attirò come una calamita. Era una cesta piena di frutta fresca e colorata, che il contadino aveva appena raccolto dal suo frutteto. Cetriolino non aveva mai visto niente di così bello e appetitoso. “Che meraviglia!”, esclamò. “Devo assolutamente provare quei frutti. Chissà che sapore hanno”. E senza pensarci due volte, saltò dentro la cesta.
Ma appena entrò nella cesta, si accorse che aveva fatto un grosso errore. La frutta era sì buona e succosa, ma era anche molto acida e pungente. Cetriolino sentì un forte bruciore in bocca e nello stomaco, e cominciò a tossire e a starnutire. “Aiuto!”, gridò. “Questa frutta mi fa male! Voglio uscire da qui!”. Ma era troppo tardi. La cesta era troppo alta per lui, e non riusciva a saltarne fuori. Inoltre, il contadino si stava avvicinando per portare via la cesta. Cetriolino si mise a piangere disperatamente, rendendosi conto che aveva fatto la fine del topo nella trappola.
La rana, che aveva assistito alla scena da lontano, si sentì in dovere di aiutare Cetriolino, nonostante fosse stato sgarbato con lei. Così, con un balzo agile, raggiunse la cesta e disse a Cetriolino: “Non preoccuparti, amico mio. Ti salverò io. Ma devi promettermi una cosa: se ti aiuto a uscire da qui, devi smettere di saltare come un matto e comportarti come un vero cetriolo.
Altrimenti, la prossima volta non ci sarà nessuno a salvarti”. Cetriolino, che era disposto a fare qualsiasi cosa pur di scappare da quella situazione, accettò subito la proposta della rana. “Va bene, va bene”, disse. “Ti prometto che smetterò di saltare e che sarò un bravo cetriolo. Ora per favore, aiutami a uscire da qui!”
La rana allora prese Cetriolino tra le zampe e lo lanciò fuori dalla cesta, proprio in tempo prima che il contadino se la portasse via. Cetriolino atterrò sano e salvo sul terreno, ma era ancora dolorante e stordito per l’esperienza che aveva vissuto.
Ringraziò la rana con gratitudine e si scusò per il suo comportamento. “Hai ragione tu”, disse. “Sono stato sciocco a voler andare contro la mia natura. Da oggi in poi, sarò un cetriolo normale e mi accontenterò di stare nel mio orto”. La rana gli sorrise e gli disse: “Bravo, Cetriolino. Hai imparato la lezione. Ora vai dai tuoi simili e fatti perdonare. E ricordati: ogni cosa ha il suo posto nel mondo, e bisogna rispettare le differenze degli altri”. Cetriolino annuì e si avviò verso il suo filare, dove gli altri cetrioli lo accolsero con gioia e sorpresa.
Da quel giorno, Cetriolino smise di saltare e si comportò come un cetriolo modello. Cresceva bene e si faceva bello al sole, come gli altri. Ma ogni tanto, quando nessuno lo vedeva, si concedeva ancora qualche piccolo salto, per ricordarsi delle sue avventure e della sua amica rana.
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