Leggi e ascolta la terza parte della favola il buon falegname
Siamo giunti al gran finale di questa favola e io vi svelo un piccolo segreto: questa favola è stata scritta da una bimba che ha la mia età! Ecco perchè ci tenevo tanto a leggervela. Parla di buoni sentimenti, di amore, di gratitudine, e mica se ne deve parlare solo a Natale? Ho ragione? Fatemi sapere cosa ne pensate.
Intanto, ascoltatevi il finale:
Qui potete continuare la lettura insieme a me:
Quella sera, si ripresentò il signore povero, bussò alla porta e il falegname gli aprì, l’uomo gli chiese se avesse del latte e dei biscotti, allora il falegname gli diede ciò che aveva chiesto.
Gli chiese se volesse entrare dentro la sua casa, l’uomo entrò, si tolse le scarpe e vedendo che erano rotte, il falegname provò ad aggiustargliele come poteva, per i vestiti strappati non c’era molto da fare, quindi gli regalò una coperta di lana che usava d’inverno quando doveva andare a tagliare la legna.
L’uomo lo ringraziò e gli disse che era una brava persona.
Uscì dalla casa e rientrò con due renne, giubbotto e cappello rossi e un pacco regalo.
Il falegname, stupito, accettò il dono e gli chiese perché avesse finto di essere povero, l’uomo rispose di averlo fatto per sapere se fosse una persona generosa, che dava il poco che aveva a una persona che ne aveva più bisogno, o se fosse una persona avara che pensava solo a sé stessa.
Allora il falegname, gli domandò chi fosse veramente, l’uomo rispose di essere Babbo Natale…
Vi è piaciuto il finale? spero proprio di si!
A domani sera con una nuova avventura. Vi voglio bene.
Francesca con Eugenio
Aiutaci ad aiutare!
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.
Ti ringraziamo per aver letto questo nostro articolo. Se vuoi restare aggiornato puoi iscriverti alla nostra newsletter (potrai cancellarti quando vorrai)