occhiali

Tempo di lettura: 4 minuti

Ultimo aggiornamento: domenica 13 Ottobre 2024 alle 10:33

Leggi e ascolta la storia su “gli occhiali”

Ciao a tutti! Come state?

La storia di questa sera racconta un qualcosa che, nella vita reale, sarà successo a tanti di voi!

Mettere gli occhiali e avere l’imbarazzo di uscire e farsi vedere…

Già!

Ma ascoltate attentamente cosa succede alla nostra protagonista Laura.

Leggi con me

Laura era una spensierata ragazza di tredici anni che trascorreva le sue giornate tra scuola, amiche e famiglia.

Non aveva né fratelli né sorelle ma non si sentiva mai sola perché aveva molti amici e con loro si divertiva sempre.

Amava la scuola, nella quale si impegnava con profitto, e amava molto anche leggere. Le piaceva immergersi nelle storie di principi e draghi, di maghi e stregoni, e sognava un mondo fatato in cui vivere mille avventure diverse.

Durante una visita medica le fu prescritto l’uso degli occhiali, per una leggera miopia.
Laura non era per niente contenta di dover mettere gli occhiali, aveva paura dei commenti dei suoi compagni di scuola che, si immaginava, la avrebbero presa in giro per il suo nuovo aspetto.
Tuttavia non era aveva scelta, doveva proprio mettere gli occhiali, e così fece.
La reazione dei compagni fu molto positiva, solo qualche commento ma niente di più e Laura ne fu sollevata.

La vita riprese il suo corso e dopo qualche tempo gli occhiali per Laura divennero quasi inseparabili. Infatti non usciva di casa senza averli, anche se avrebbe potuto farlo dato che non doveva tenerli tutto il giorno, ma soltanto durante lo studio e la lettura. Se i suoi amici andavano in piscina o a giocare in un prato lei inventava una scusa per non andarci perché sarebbe stata costretta a togliersi gli occhiali per entrare in acqua o per giocare a pallone.

Un po’ alla volta, senza rendersene conto, si accorse che la sua vita era cambiata, non usciva quasi più, non le interessavano più le cose che una volta invece la entusiasmavano. Non capiva cosa fosse successo e come dovesse reagire.
Una mattina la sua migliore amica la invitò ad una gita al lago. Dal principio Laura era molto titubante, il suo primo pensiero infatti fu di trovare una scusa per non andare, ma poi, vista l’insistenza dell’amica, si arrese e decise, a malincuore, di andarci.

La giornata era meravigliosa, il sole splendeva alto nel cielo e l’acqua del lago sembrava chiamare le due ragazze per rinfrescarle dal caldo di quel lungo agosto. Da principio Laura non voleva tuffarsi, perché questo avrebbe voluto dire fare a meno degli occhiali, che sembravano darle la sicurezza di cui aveva bisogno, ma poi decise di provare. Si tolse gli occhiali ed entrò in acqua. La sensazione era strana, era come se le mancasse qualche cosa e ne fu spaventata, ma la vicinanza dell’amica la rassicurò. Fecero delle lunghe nuotate, chiacchierarono spensieratamente della scuola e delle loro vicende sentimentali finché non giunse l’ora di tornare a casa.

Quella sera Laura, stanca ma felice, si rese conto di quello a cui aveva rinunciato solo per la paura di rinunciare ad un oggetto, come se la presenza degli occhiali le desse la sicurezza che credeva di non avere ma che invece adesso capiva avere in se.

La sicurezza che ognuno di noi dovrebbe avere per poter affrontare le situazioni che gli vengono imposte non dipende né dalla presenza di un oggetto, come gli occhiali di Laura, né dall’aspetto esteriore; è invece il frutto di una crescita interiore che, esperienza dopo esperienza, permette di creare un ambiente in grado di sostenere sfide e avversità esterni.

Ognuno di noi è libero di scegliere se affrontare la propria vita credendo nelle proprie capacità o decidendo di creare tra se e il mondo che lo circonda una specie di barriera. Possiamo decidere di metterci gli occhiali, quelli che l’anoressia e la bulimia ci danno, possiamo decidere di cambiare il nostro aspetto per sentirci più forti, ma in questi casi non saremo più liberi di scegliere chi essere, saremo solo quello che la malattia ci permetterà di essere.

Non è mai troppo tardi per togliersi gli occhiali, per accettarsi per quello che si è e per ricominciare a guardare il mondo senza filtri. In ogni istante si può decidere di tornare a vedere quello che c’è intorno a noi, quello cui si ha rinunciato per tanto tempo, quello che tutti hanno diritto di vedere.

Che ne pensate?

Io, sinceramente, non vedo l’ora di mettere gli occhiali! Li desidero proprio!

Ma, per il momento, non ne ho bisogno e allora aspetto e… vado a dormire!

Buonanotte a tutti

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Eugenio

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