Buongiorno. La nottata è passata tranquilla a bordo del nostro nuovo camper.
Colazione classica con toast pancetta e sottilette.
Alle 8.30 paghiamo il conto del Park Colombo di 20 euro e partiamo in direzione Ospedale Pediatrico Bambino Gesù al Gianicolo.
Lungo il percorso scelto da Waze mi chiama il dottore De Laurentiis, uno dei responsabili del trial, richiamandomi sul nostro ritardo. Ma non ci era stato comunicato nessun orario di ingresso. Boh.
Alle 9.15 Eugenio e Giuseppina si proiettano alla porta d’uscita del camper e scendono al volo.
Io e Francesca proseguiamo al solito parcheggio con le strisce blu a Piazza Garibaldi. Chiuso tutto, ci avviamo anche noi a OPBG.
Scendiamo e raggiungiamo Eugenio e Giuseppina che sono in accoglienza.
Alle 11.30 circa la prima batteria di analisi: 6 provette di sangue e anche le analisi delle urine. La bravissima infermiera gli applica un catetere al braccio, per evitare ulteriori aghi e punture visto che farà batteria di analisi ogni 2 ore.
Alle 12.30 andiamo finalmente a pranzo, alla ottima mensa dell’ospedale Bambino Gesù, e Eugenio prende Ponatinib.
Prima di risalire in day hospital la nostra fede ci chiama nella cappella dell’ospedale.
Alle 13.30 precise Matteo infermiere dedicato al trials chiama “Ruberto e Di Francesco in K6“
Un’altra batteria di analisi. Penso siano altre 4 provette di sangue come stamattina.
Sono le 15.30 e l’alert dello smartphone mi avverte dell’appuntamento di Eugenio sempre in k6 per un altra batteria di analisi. Giuseppina e Eugenio si avviano.
Ci salutiamo con i genitori di Matilde, un’altra combattente di 6 anni, che è alla decima chemioterapia in vena. Combattere contro un nemico invisibile ed aggressivo fino all’inverosimile è una guerra impari.
E poi i bambini devono giocare, gioire, correre sereni, diventare adulti e salvare il mondo.
Tornato Eugenio: ha riempito solo 1 provetta.
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