Giovedì 11 giugno 2020: che notte ragazzi!
Che diluvio ragazzi. Stanotte e Roma è venuta giù tanta di quell’acqua che pensavamo di finire dritti giù nel Tevere.
Meno male il glorioso camper “Albino” di Giannicola Fidanza ha tenuto bene, abbiamo dormito abbastanza tranquilli, tra fulmini e saette.
Alle 8.15 eravamo tutti svegli.
Colazione solita, con toast, pancetta, sottiletta e un poco di latte; per mamma e papà c’è la moka che ci aspetta.
La giornata sembra bella, ma già dei nuvoloni neri fanno capolino, e non prospettano proprio niente di buono.
Visto che non abbiamo niente da fare fino alle 14.30, orario dell’appuntamento per la MOC, decidiamo comunque di avviarci con tutta calma verso Palidoro, la zona dov’è l’altra sede dell’ospedale pediatrico bambino Gesù.
Per la strada, verso Fregene, ci coglie un diluvio forse peggiore di questo notturno appena trascorso. Ma noi, integerrimi, continuiamo dritto per la nostra strada.
Via email la dottoressa Antonella Cacchione ci conferma l’incontro per domani alle 9 al Gianicolo, con la somministrazione della prima capsula del costosissimo farmaco Ponatinib, circa 300 euro a capsula, 10 mila euro al mese e 100 mila euro l’anno di spesa. Tutto pagato dal trial.
E poi ci lamentiamo del sistema sanitario nazionale, ma soprattutto dei soldi “buttati” dalla Chiesa cattolica. Se non fossimo stati in Italia, ed Eugenio non fosse stato paziente dell’ospedale pediatrico bambino Gesù, di proprietà della Santa Sede, a quest’ora saremmo in alto mare, smarriti, persi. Senza cura.
La sede di Palidoro ha un immenso parcheggio, sia sotterraneo che di superficie, pronto ad ospitare un grand quantità di auto. Noi, per motivi di altezza del mezzo parcheggiamo in superficie, dove si gode un bel panorama del mare. Oggi non si distingue il cielo e il mare.
In tutto questo sono le ore 13, e da buoni meridionali è ora del pranzo.
Alle 14 ci avviamo tutti e 4 all’ingresso, ma la guardia giurata all’ingresso ci blocca. 1 paziente e solo 1 accompagnatore. Ovvio: questa sede è l’unica del Bambino Gesù ad avere il centro Covid.
Entra Giuseppina ed Eugenio. Io e Francesca rientriamo al camper.
Piove ancora, abbastanza forte.
Giuseppina mi scrive via SMS che ci sono 3 persone in attesa.
Alle 14.30, da perfetti svizzeri, iniziano visite.
Diluvia ancora. Io e Francesca aspettiamo nel camper.
Alle 15.19 Eugenio inizia la MOC.
MOC completata in circa 15 minuti.
Alle 16 andiamo via. Finalmente ha smesso di piovere.
Alle 17.30 siamo parcheggiati a Piazza Garibaldi. Cena alle 20.05. Anche oggi è andata, nell’amore di Dio.
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