Il gatto inverno
Leggi e ascolta Il gatto inverno di Gianni Rodari
Ciao cari amici! Come state? Io, molto infreddolita questa sera. Oggi, è stata proprio una giornata d’inverno con gelo, pioggia, vento e… voglia di stare sotto le coperte!
Ed è quello che farò dopo avervi letto la filastrocca; un classico di Gianni Rodari che ricalca proprio le temperature di questi giorni.
Io ricordo che quando andavo a scuola, e di questi tempi dalle finestre si vedeva pioggia o nevischio, mi distraevo completamente: i miei pensieri seguivano le gocce di pioggia o i fiocchetti di neve, al punto che non ricordavo più dove ero e la voce dei professori non mi raggiungeva!
Bei tempi!
Giovanni Francesco Rodari, detto Gianni[1] (pronuncia Rodàri, /roˈdari/; Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980), è stato uno scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano. È l’unico scrittore italiano ad aver vinto il Premio Hans Christian Andersen (1970). (leggi ancora)
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Ai vetri della scuola stamattina
l’inverno strofina
la sua schiena nuvolosa
come un vecchio gatto grigio:
con la nebbia fa i giochi di prestigio,
e le case fa sparire
e ricomparire;
con le zampe di neve imbianca il suolo
e per coda ha un ghiacciuolo…
Sì, signora maestra,
mi sono un po’ distratto:
ma per forza con quel gatto,
con l’inverno alla finestra
che mi ruba i pensieri
e se li porta in slitta
per allegri sentieri.
Invano io li richiamo:
si saranno impigliati
in qualche ramo spoglio;
o per dolce imbroglio, chiotti, chiotti,
fingon d’essere merli e passerotti.
Che ve ne pare? Ha riportato alla vostra memoria l’incanto del guardare fuori dalla finestra?
Bene, spero proprio che questa bella immagine, ricca di nostalgia e di serenità, vi faccia riposare bene stanotte e sognare tante cose belle. I nostri angeli veglieranno su di noi.
Buonanotte
Ascoltiamo insieme
Ultimo aggiornamento il 9 Dicembre 2024 by Remigio Ruberto
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