Leggiamo ed ascoltiamo insieme la poesia “forse il cuore” di Salvatore Quasimodo

Biografia dell’autore

Salvatore Quasimodo: Il poeta dell’ermetismo

Nato a Modica (Ragusa) nel 1901, Salvatore Quasimodo è stato un poeta e traduttore italiano, figura di spicco del movimento ermetico. La sua poetica, caratterizzata da un linguaggio denso e allusivo, ha esplorato temi profondi come la solitudine, l’alienazione, la condizione umana e il rapporto tra l’individuo e la storia.

Vita e formazione

  • Infanzia e giovinezza: Trascorre l’infanzia e l’adolescenza spostandosi tra diverse città siciliane a causa del lavoro del padre. Nel 1919 si trasferisce a Roma per studiare ingegneria, ma ben presto abbandona gli studi per dedicarsi alla poesia.
  • Gli inizi: A Roma entra in contatto con ambienti letterari e inizia a pubblicare le sue prime poesie su riviste.
  • L’affermazione: Negli anni Trenta si afferma come uno dei maggiori poeti italiani, contribuendo alla nascita e allo sviluppo dell’ermetismo.
  • La guerra e il dopoguerra: Durante la Seconda Guerra Mondiale vive a Milano, dove si impegna attivamente nella Resistenza. Dopo la guerra si dedica all’insegnamento e alla traduzione di opere classiche.
  • Il Premio Nobel: Nel 1959 gli viene assegnato il Premio Nobel per la Letteratura, un riconoscimento che lo consacra a livello internazionale.
  • Gli ultimi anni: Continua a scrivere e a tradurre fino alla sua morte, avvenuta a Napoli nel 1968.

La poetica

La poesia di Quasimodo è caratterizzata da:

  • Linguaggio essenziale e allusivo: Utilizza un linguaggio ricco di immagini e metafore, spesso di difficile interpretazione, che invita il lettore a una profonda riflessione.
  • Temi esistenziali: Esplora temi come la morte, la solitudine, la condizione umana, il rapporto tra l’individuo e la storia.
  • Influenze classiche: La sua poesia è profondamente radicata nella tradizione classica, in particolare nella poesia greca.

Opere principali

Tra le sue opere più importanti ricordiamo:

  • Ed è subito sera (1942): Una delle sue raccolte più famose, che esprime il senso di smarrimento e di angoscia dell’uomo di fronte alla storia.
  • Giorno dopo giorno (1947): Un’altra raccolta fondamentale, in cui il poeta riflette sulla condizione umana e sul passare del tempo.
  • La vita non è sogno (1949): Una raccolta che celebra la bellezza della natura e l’amore per la vita.

L’eredità di Quasimodo

Salvatore Quasimodo è considerato uno dei più grandi poeti italiani del Novecento. La sua opera ha influenzato generazioni di poeti e continua ad essere studiata e apprezzata in tutto il mondo.

Alcuni link utili:

Leggiamo insieme

Sprofonderà l’odore acre dei tigli
Nella notte di pioggia. Sarà vano
Il tempo della gioia, la sua furia,
quel suo morso di fulmine che schianta. 

Rimane appena aperta l’indolenza,
il ricordo di un gesto, d’una sillaba,
ma come d’un volo lento d’uccelli
fra vapori di nebbia. E ancora attendi,

non so che cosa, mia sperduta; forse
un’ora che decida, che richiami
il principio o la fine: uguale sorte,
ormai. Qui nero il fumo degli incendi
secca ancora la gola. Se lo puoi,

dimentica quel sapore di zolfo
e la paura. Le parole ci stancano,
risalgono da un’acqua lapidata;
forse il cuore ci resta, forse il cuore.

Ascoltiamo insieme

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Le favole della buonanotte
Forse il cuore
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