Un papà o una mamma che dice al suo bambino: “Non avere paura, ci sono io” e lo coccola con
Papa Francesco – MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE
una carezza. È questa la condizione privilegiata dell’uomo: piccolo, debole, ma rassicurato
Carezza di padre
Ieri eravamo io, mamma e Francesca a coccolarti, a tenerti al sicuro fra le nostre braccia.
Oggi noi preghiamo te, che sei lontano nel paradiso, ma vicino con il tuo cuore al nostro: tienici stretti, coccolaci, accarezzaci, donaci ancora tutto il tuo amore.
Accarezzo il vuoto pensando a te.
Stringo il vuoto pensando a te.
Piango nel vuoto, pensando a te e sperando che ogni mia lacrima raggiunga il tuo cuore, e lo bagni con tutto l’amore che ho ancora nel mio cuore per te.
Gesù, tra le mille richieste che ti arrivano, esaudisci questa mia piccola preghiera: tieni stretto a te il mio bambino!
Sembra grande, è così alto e forte perché gli abbiamo donato tanto amore, ma è ancora piccino.
Sembra tanto adulto perché negli ultimi 13 mesi della sua meravigliosa vita ha combattuto tanto, ma noi siamo rimasti al 13 settembre 2019, quando era ancora un ragazzino.
Siamo certi che nella tua famiglia, la tua Sacra Famiglia, troverà lo stesso amore e coccole che aveva con noi.
Anzi di più.
Ma noi siamo sempre e resteremo per sempre i fantastici 4 Ruberto’s
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