Leggiamo ed ascoltiamo “È pieno inverno” di Oscar Wilde
Sommario
I numeri ci sono tutti: temperature glaciali in tutta Italia, neve e vento.
L’inverno ha preso possesso della sua stagione: e come dargli torto?
Ogni stagione ha il suo vestito e ogni mese ha la sua stagione.
Oscar Fingal O’Flahertie Wills Wilde, noto come Oscar Wilde (Dublino, 16 ottobre 1854 – Parigi, 30 novembre 1900), è stato uno scrittore, aforista, poeta, drammaturgo, giornalista, saggista, e critico letterario irlandese dell’età vittoriana, esponente del decadentismo e dell’estetismo britannico. Autore dalla … Visualizza altro
Leggiamo insieme:
È pieno inverno
È pieno inverno, sono nudi gli alberi
Tranne là dove si rifugia il gregge
Stringendosi sotto il pino.
Belano le pecore nella neve fangosa
Addossate al recinto. La stalla è chiusa
Ma strisciando i cani tremanti escono fuori,
Scendono al ruscello gelato. Per ritornare
Sconsolati indietro. Avvolti in un sospiro
Sembrano i rumori dei carri, le grida dei pastori.
Le cornacchie stridono in cerchi indifferenti
Intorno al pagliaio gelato. O si acquattano
Sui rami sgocciolanti. Si rompe il ghiaccio
Tra le canne dello stagno dove sbatte le ali il tarabuso
e allungando il collo schiamazza alla luna.
Saltella sui prati una povera lepre,
Piccola macchia scura impaurita
e un gabbiano sperso, come una folata improvvisa
Di neve, si mette a gridare contro il cielo.
It’s full winter
It is full winter now: the trees are bare,
Save where the cattle huddle from the cold
Beneath the pine, for it doth never wear
The autumn’s gaudy livery whose gold
Her jealous brother pilfers, but is true
To the green doublet; bitter is the wind, as though it blew
From Saturn’s cave; a few thin wisps of hay
Lie on the sharp black hedges, where the wain
Dragged the sweet pillage of a summer’s day
From the low meadows up the narrow lane;
Upon the half-thawed snow the bleating sheep
Press close against the hurdles, and the shivering house-dogs creep
From the shut stable to the frozen stream
And back again disconsolate, and miss
The bawling shepherds and the noisy team;
And overhead in circling listlessness
The cawing rooks whirl round the frosted stack,
Or crowd the dripping boughs; and in the fen the ice-pools crack
Where the gaunt bittern stalks among the reeds
And flaps his wings, and stretches back his neck,
And hoots to see the moon; across the meads
Limps the poor frightened hare, a little speck;
And a stray seamew with its fretful cry
Flits like a sudden drift of snow against the dull grey sky.
Ascoltiamo insieme:
Ultimo aggiornamento il 21 Dicembre 2023 by Remigio Ruberto
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