Due anni

Eugenio e papà in salita al Gianicolo

Buon compleanno in paradiso: due anni

Il dolore più dirompente, ma anche il più meraviglioso è partorire il proprio figlio.

Il dolore più sordo, più cupo e straziante è lasciare andare il proprio figlio, verso il paradiso.

Lasciarlo andare solo, senza la tua mano che stringe la sua, quando è ancora un infante, un giovanotto o adulto che sia.

Il genitore tiene sempre la mano del proprio figlio, anche in maniera invisibile e silenziosa.

Nell’attimo in cui gli angeli arrivano nella tua vita e in quella di tuo figlio, senti che la tua mano deve lasciare il posto alle loro ali, il tuo cuore si deve sostituire al loro cuore, il tuo amore diverrà quello del Signore.

Ed è proprio questo che lenisce il tuo dolore, il tuo strazio: sapere che lo hai lasciato nelle mani di chi lo ha creato.

La salvezza è sapere che non è andato: è tornato.

Da oggi vivi con la sua aria che spinge il tuo corpo; da oggi cammini sempre con la sua ombra accanto a te; da oggi sai che domani e per sempre tuo figlio è dentro di te, nella tua anima, come se ogni giorno dovessi partorirlo.

Guardi l’aria, e lui c’è. Senti il profumo dei fiori, e lui c’è. Guardi le stelle, e lui c’è.

Quando hai fede, sai che c’è. Quando credi, lui c’è. Quando sai che la vita non è una, lui c’è.

due anni
Eugenio abbracciato da Remigio 3 agosto 2020

Come in questo scatto di vita vissuta insieme, siamo stati e saremo sempre uno accanto all’altro, non importa chi dietro e chi avanti: l’importante è esserci, non avere.

Esserci l’uno per l’altro, non possedere l’amore. L’amore va gustato, l’amore va annusato, l’amore va ascoltato con il cuore.

Buon compleanno, amore. Buon compleanno in paradiso. Buon compleanno nel giardino dell’eden, dove è sempre festa, dov’è sempre amore, dov’è sempre gioia, eterna.

Amore: sei amore dentro e fuori. Sei amore che si diffonde nell’aria, come la brezza della primavera o come il primo fresco dell’autunno.

E noi ti sentiamo, giorno per giorno, momento dopo momento.

Eugenio accarezza Remigio
Eugenio accarezza Remigio – 18 dicembre 2019

Sempre, per sempre. Tuo papino.


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