commento al Vangelo del 2 aprile 2023

Padre Jean Paul Hernandez SJ ci invita al Commento al Vangelo del 2 aprile 2023

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 21,1-11

Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro.

Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma”».

I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere.

La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!».

Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».

Parola del Signore.

Commento al Vangelo del 2 aprile 2023

Il video

YouTube video

Padre #Jean Paul Hernandez commenta il Vangelo della Domenica delle Palme e illustra il simbolismo dell’asino nelle rappresentazioni artistiche.

«Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me».

Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina”.

Il Messia ci permette di entrare in comunione con Dio, idealmente è tutto il popolo con il messia che deve entrare nel Tempio.

Ricordiamoci dei quarant’anni nel deserto che abbiamo vissuto in tende e Dio non ci ha dimenticati. Anche nella fragilità e nella precarietà Dio non ci abbandona.

Il Messia non viene con la forza ma viene con la mitezza dell’asina, Gesù entra seduto sulla tenerezza.

fonte © ReteBlu S.p.a


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