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Mangiarono a sazietà.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 8,1-10
In quei giorni, poiché vi era di nuovo molta folla e non avevano da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: «Sento compassione per la folla; ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle loro case, verranno meno lungo il cammino; e alcuni di loro sono venuti da lontano».
Gli risposero i suoi discepoli: «Come riuscire a sfamarli di pane qui, in un deserto?». Domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette».
Ordinò alla folla di sedersi per terra. Prese i sette pani, rese grazie, li spezzò e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. Avevano anche pochi pesciolini; recitò la benedizione su di essi e fece distribuire anche quelli.
Mangiarono a sazietà e portarono via i pezzi avanzati: sette sporte. Erano circa quattromila. E li congedò.
Poi salì sulla barca con i suoi discepoli e subito andò dalle parti di Dalmanutà.
Parola del Signore.
Presa a cuore
Luigi Maria Epicoco
![Commento al Vangelo del 15 febbraio 2025,commento al vangelo oggi 15 febbraio 2025 epicoco,commento vangelo oggi 15 febbraio 2025 piccolo](https://www.nellaparola.it/ufiles/small/UID5EEF795797004_image_1.jpg?t=07122020)
La festa Mariana della Beata Vergine di Lourdes è illuminata provvidenzialmente da questa pagina del Vangelo in cui l’evangelista Marco registra queste parole di Gesù:
“Sento compassione di questa folla…”.
È bello sapere che Gesù non ci guarda con pretesa ma con compassione. Non vuole da noi qualcosa di specifico, ma solo prendere sul serio la nostra fame e la nostra sete:
“già da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono da lontano”.
Che si aspetta da noi Gesù? Che reggiamo la vita e non veniamo meno, specie quando abbiamo fame e sete di amore, di comprensione, di speranza, di senso, di giustizia, di perdono. Tutto ciò che fa reggere la nostra vita è ciò che Gesù vuole darci.
In questo senso il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci non è un gioco di prestigio ma la presa a cuore dei nostri più veri e profondi bisogni. Lourdes ad esempio rappresenta la presa a cuore della sofferenza di milioni di ammalati che si recano in quel luogo perché si sentono presi sul serio nella loro sofferenza. Maria è Colei che più di tutti rende visibile la compassione di Gesù. È bello pensare che il Signore per non farci sentire soli ci abbia dato la Sua stessa Madre come Madre nostra affinchè nulla della nostra vita avvenga fuori da questo sguardo di compassione di Cristo.
Questo è il miracolo di Lourdes sentire di essere presi a cuore qualunque sia la nostra condizione fisica, psichica e spirituale.
fonte © nellaparola.it
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Per gentile concessione © ♥ Padre Gaetano Piccolo SJ
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