abbraccio di Gesù

Tempo di lettura: 4 minuti

Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 11,45-56
 
In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. 
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». 
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. 
Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli. 
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».

Parola del Signore.

Riuniti

Roberto Pasolini

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Giunti ormai alle soglie della settimana santa, le promesse di Dio rammentate al profeta Ezechiele risuonano come una dolcissima speranza, comunque siano andati questi giorni di Quaresima.

Ecco, io prenderò i figli d’Israele dalle nazioni fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nella loro terra: farò di loro un solo popolo nella mia terra, sui monti d’Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né saranno più divisi in due regni (Ez 37,21-22).

Se questa profezia storicamente si rivolge al regno di Israele, scisso in due dall’intestina opposizione tra Nord e Sud, a noi discepoli del Risorto queste parole non possono che evocare un altro destino ugualmente desiderabile: l’unificazione della nostra vita in una migliore e più stabile armonia, rispetto a quella dispersione di energie e di orientamenti che il tempo quaresimale ci ha sicuramente aiutato a mettere a fuoco. Il cuore frammentato in tante pietre solitarie e violente è, in fondo, il nostro biglietto d’ingresso al mistero pasquale, il criterio soggettivo che costituisce il mistero pasquale nostra festa di salvezza. Quando Caifa cerca di tranquillizzare il sinèdrio, giustificando le trame mortali ordite contro il Signore Gesù, non si accorge di portare a compimento la traiettoria delle profezie di Ezechiele.

Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi (Gv 11,50).

Le profezie non bastano però. Per vivere la Pasqua come salvezza non è sufficiente ascoltare parole vere, né aver compiuto gesti di mortificazione dei propri disordinati appetiti e di carità verso gli altri. Subito dopo aver profetizzato il mistero pasquale, i Giudei decretano la morte di Gesù. Scelta che costringe Gesù a ritirarsi, aumentando l’attesa nei suoi confronti.

Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti della regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?» (Gv 11,55-56).

È ormai vicina la Pasqua e anche noi, stando nel tempio della chiesa e delle nostre celebrazioni liturgiche, forse ci chiediamo se questa volta il Signore verrà a riscattare la nostra vita. Si tratta però — lo sappiamo bene — di una domanda abbastanza retorica. Quella vera è: ma noi, finalmente, ci saremo, per diventare una cosa sola con noi stessi e con gli altri?

fonte © nellaparola.it

Ascoltiamo insieme

Per gentile concessione © ♥ Padre Gaetano Piccolo SJ


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Eugenio

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