Quando il coronavirus arriva in famiglia tocchi con mano il dramma, il dolore.
E questi sono i momenti che invochi la misericordia di Dio.
Ieri io e Francesca, dopo molto tempo siano rientrati nel camper Pio, il camper di Eugenio.
Ci siamo soffermati a guardare, ad ammirare il rosario di legno, ed abbiamo ricordato quando don Davide ha benedetto il nostro camper.
Francesca è scoppiata in un pianto liberatorio, ma allo stesso tempo doloroso.
Le dico: “Francesca, non dobbiamo fermarci al legno della Croce. Dobbiamo andare oltre, dobbiamo guardare oltre”.
Lei mi guarda, annuisce, sorride.
Don Davide, ci stringiamo forte a te e comprendiamo il tuo dolore, per la perdita del tuo amato fratello Cristian, colpito dal covid19, che in pochissimo tempo l’ha strappato agli amori terreni per donarlo a Dio onnipotente e misericordioso.
Siamo certi che ad accoglierlo c’era Eugenio, e tutti gli amici angioletti.
Gesù ha adesso fra i suoi angeli un andino doc, amante delle vette e delle nuvole.
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