Beato chi dà ogni bene al Signore.
Chi al contrario ne rivendica una parte per sé, costui nasconde in fondo a se stesso il denaro del Signore Dio, e quanto credeva di possedere gli sarà tolto (Mt 25, 18.28).
Beato chi, nel momento in cui tutti lo lodano ed esaltano, non si reputa migliore di quando è ritenuto misero, semplice e spregevole. L’uomo infatti tanto vale quanto vale davanti a Dio; e non di più. (…)
Beato l’uomo che trova piacere e felicità solo in ciò che ha fatto il Signore e che se ne serve con gioia per portare gli uomini all’amore di Dio. (… )
Beato l’uomo che non parla continuamente di sé, solo per ricavarne qualche vantaggio e che non chiacchiera a vanvera, ma valuta attentamente ciò che deve dire e rispondere. Guai all’uomo che non sa tenere segreto il bene che il Signore gli ispira e se ne vanta davanti agli altri per guadagnarci, senza preoccuparsi di corrispondere con le opere buone. Costui ha già ricevuto la sua mercede in questa terra, e le sue parole contribuiscono ben poco al bene di chi le ascolta. (…)
Beato l’uomo che mette da parte per il cielo (Mt 6,20) il bene che il Signore gli dona e non si preoccupa di farlo conoscere agli altri con l’intento di trarne vantaggio. Il Signore stesso provvederà a manifestare a chi crede il bene che il suo servitore avrà operato.
Beato chi custodisce nel segreto del suo cuore i segreti che il Signore gli rivela.
San Francesco d’Assisi (1182-1226)
Ammonizioni, 19-22.28
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Beato l’uomo che sostiene il suo prossimo nelle sue debolezze come vorrebbe essere sostenuto dal medesimo, se fosse in caso simile.