Meditazione di oggi venerdì 16 agosto 2024
In Giovanni 20:19, dopo la profetizzata morte e risurrezione di Gesù, leggiamo che i Suoi discepoli si erano riuniti e Gesù andò a trovarli tutti. O meglio, quasi tutti. Tommaso non era presente alla riunione e quando coloro che erano presenti gli dissero di aver visto il Signore, lui non volle crederci.
“Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò.”
Giovanni 20:25
Tommaso ripensò forse a quanto avevano detto gli altri discepoli? L’ignorò e andò avanti con la sua vita, continuando a pensare che Gesù non li avesse visitati?
Una settimana dopo, quando i discepoli si riunirono di nuovo, Tommaso fu insieme a loro. Nonostante le porte fossero chiuse, Gesù si presentò in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”.
Poi disse a Tommaso: “Porgi qua il dito e guarda le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente” (Giovanni 20:27).
Tommaso riconobbe subito che Gesù era effettivamente risorto dalla morte ed era di nuovo con loro. È qui che Gesù dichiarò: “Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!” (Giovanni 20:29).
Tommaso crede, ma Gesù si concentra su qualcosa di più. Egli si rivolge a tutti noi, la generazione di credenti che sarebbe venuta, e che non può dire: “Fatemi vedere le sue mani e poi crederò”.
Gesù non è solo morto per noi. È risorto per noi. Non ha negato a Tommaso ciò che aveva chiesto, ma ha anche chiarito che c’è benedizione per coloro che credono senza averlo visto. La verità della Sua risurrezione non dipende dal fatto che l’abbiamo vissuta o meno. “Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto” (Vangelo secondo Giovanni 20:29). Per noi credenti, che dono essere tra quelli che sono benedetti!
fonte © bible.com
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