L’asino del mercante di sale
Leggi e ascolta la fiaba “L’asino del mercante di sale” di Esopo
Esòpo (in greco antico: Αἴσωπος, Áisōpos; Menebria, 620 a.C. circa – Delfi, 564 a.C.) è stato uno scrittore greco antico, contemporaneo di Creso e Pisistrato (VI secolo a.C.), noto per le sue favole. Le sue opere (opere di Esopo) ebbero una grandissima influenza sulla cultura occidentale: le sue favole sono … Visualizza altro
Esopo è stato un antico favolista greco, tradizionalmente datato tra il VI e il V secolo a.C. La sua esistenza storica è oggetto di dibattito tra gli studiosi, ma le sue favole, note come “le favole di Esopo”, sono famose in tutto il mondo e hanno lasciato un’impronta indelebile nella letteratura e nella cultura occidentale.
Le favole di Esopo sono brevi racconti moralistici che spesso presentano animali antropomorfi (cioè animali con caratteristiche umane) come protagonisti. Ogni favola narra una piccola storia con un insegnamento morale o una lezione di vita alla fine. Queste storie sono state tramandate oralmente per generazioni prima di essere raccolte e scritte da autori successivi.
Esopo è noto per aver utilizzato le favole come strumento per trasmettere saggezza, etica e valori morali. Molte delle sue favole sono ancora lette e studiate oggi, e molte di esse sono diventate parte integrante della cultura popolare. Alcune delle sue favole più famose includono “La volpe e l’uva”, “La lepre e la tartaruga” e “Il leone e il topo”.
Le favole di Esopo hanno influenzato numerosi autori e scrittori nel corso dei secoli, tra cui Fedro nell’antica Roma e Jean de La Fontaine nella Francia del XVII secolo. Queste storie hanno anche ispirato adattamenti in vari media, tra cui film, cartoni animati e opere teatrali.
In sintesi, Esopo è stato un famoso favolista greco le cui favole sono state tramandate per secoli e hanno continuato a ispirare e intrattenere persone di tutte le età in tutto il mondo.
Leggiamo insieme
C’era una volta un mercante che si serviva di un asino per trasportare la sua mercanzia da vendere nelle vicine città. Un giorno il commerciante caricò l’asino con due sacchi di sale e gli ordinò di consegnarli a un suo vecchio cliente di cui il quadrupede conosceva la strada per arrivarci. Appesantito dal basto, pian piano l’asino si avviò, finché ad un certo punto, mentre si trovava ad attraversare un ruscello, cadde nell’acqua.
Rialzandosi si accorse con sollievo che il peso sulla schiena si era alleggerito di molto. In pratica, buona parte del sale nei sacchi si era disciolto nell’acqua. Dopo aver fatto la sua consegna, tornò dal padrone che lo caricò nuovamente con altri due sacchi di sale. Nonostante il peso, questa volta l’asino andò più spedito, poiché aveva fretta di arrivare al fiume per ripetere la stessa operazione precedente. Infatti, dopo essersi immerso nell’acqua, il peso diminuì parecchio.
Così agì anche le volte successive fino a quando fu caricato non con i soliti sacchi di sale ma con due ceste piene di cotone. Ormai l’asino aveva capito come fare per liberarsi del peso, così non si accorse nemmeno che stavolta aveva un carico differente dal primo. Arrivò al ruscello e con decisione vi ci sprofondò. Come una spugna, il cotone cominciò ad assorbire tanta di quell’acqua che il somaro non ebbe più la forza di sopportare il peso. Il povero animale non riuscì più a riemergere dall’acqua.
Ascoltiamo insieme
Ultimo aggiornamento il 24 Ottobre 2024 by Remigio Ruberto
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