asino

Tempo di lettura: 3 minuti

Ultimo aggiornamento: mercoledì 24 Luglio 2024 alle 15:15

Leggi e ascolta l’interessante fiaba “asino campanaro”

Leggiamo insieme

C’era una volta una piccola città che ogni anno celebrava la giornata di festa in onore di tutti i santi con grande entusiasmo e devozione. La gente si vestiva con abiti colorati, preparava dolci tipici, decorava le case e le strade con fiori e bandiere, e si recava in processione alla chiesa per pregare e ringraziare i santi per le loro grazie.

Un anno, però, accadde qualcosa di strano e inaspettato. Mentre la gente si stava radunando davanti alla chiesa, si sentì un forte rumore provenire dal campanile. Tutti alzarono lo sguardo e videro una scena incredibile: il campanaro era stato trasformato in un asino! L’asino campanaro si affacciò dalla finestra e cominciò a ragliare a squarciagola, facendo cadere le campane a terra con le sue zampe.

La gente rimase sbalordita e spaventata da questo prodigio. Chi pensò che fosse un castigo divino per qualche peccato commesso, chi pensò che fosse un sortilegio di qualche strega malvagia, chi pensò che fosse uno scherzo di qualche burlone. Nessuno sapeva cosa fare o come rimediare alla situazione.

Allora, da una casa vicina, uscì un vecchio saggio che aveva assistito alla scena.

Si avvicinò alla folla e disse: “Non temete, amici miei. Questo non è né un castigo né un sortilegio né uno scherzo. Questo è solo il risultato di una confusione. Il campanaro non è diventato un asino, ma è stato sostituito da un asino. E sapete perché?

Perché oggi è la giornata di festa in onore di tutti i santi, e anche gli animali vogliono partecipare alla celebrazione. L’asino ha visto il campanaro salire sul campanile e ha pensato che fosse un divertimento. Così lo ha seguito di nascosto e lo ha spinto fuori dalla finestra. Poi si è messo al suo posto e ha cominciato a suonare le campane a modo suo. Ma non voleva fare del male a nessuno, solo esprimere la sua gioia e il suo rispetto per i santi”.

La gente ascoltò le parole del vecchio saggio e capì che aveva ragione. Si mise a ridere della buffa situazione e si riconciliò con l’asino campanaro, che smise di ragliare e scese dal campanile.

Il campanaro, che era caduto su un cumulo di fieno e non si era fatto niente, riabbracciò il suo sostituto e lo perdonò per il suo gesto impulsivo. Poi tutti entrarono in chiesa e celebrarono la giornata di festa in onore di tutti i santi con ancora più allegria e gratitudine.

Ascoltiamo insieme

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Asino campanaro
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Eugenio

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