Leggiamo e ascoltiamo questa bellissima filastrocca Annunci d’autunno per addormentarci
Ciao carissimi amichetti, come state? Stanchi? Raffreddati?
Io un pò stanca e un pò raffreddata. Soprattutto dopo le corse di ieri, vi devo ringraziare per tutti gli auguri che mi avete fatto: GRAZIE!
Il tempo ballerino di questi giorni mi ha dato un pò problemini alla gola. Però tutto passa, con il caldo del camino e un pò di dolcezze.
Questa filastrocca mi ricorda il mio camino che senza parlare ci avvolge tutti per riscaldarci.
Leggiamo insieme:
È strano come il mondo si trasforma
senza parere, con l’autunno lento.
Il vento è pigro e porta solo suoni
da due passi, isolati; di una donna
che maltratta la secchia andando al pozzo,
di brevi giochi urlati di bambini,
di raffiche di passere e di foglie
che battono le case dei sobborghi,
e del cane da punta che la nebbia
fiuta come uno stormo sconosciuto.
Anche il sole è slenato, e, col sereno
la luna è piena d’ombre anche più forti.
Le mele non son più quei dolci frutti
cercati come uccelli tra le fronde:
come incantate guardando negli orti
con gote di bambole bionde.
E benché vaghi il triste odor dei morti
che hanno i fiori…
giunge il tempo ch’è caro,
a cena, il lume come un commensale.
Vi è paiciuta?
Allora adesso a nanna e domani scrivetemi cosa ne pensate!
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