Lo sport è sempre stato importante per me: l’ho ritenuto una componente fondamentale dello sviluppo, sociale, emotivo, umano, fisico e psicologico.
Per tanti anni ho fatto piscina, anche a livello agonistico, e poi sci e tennis.
Degli amici attivano una scuola calcio qui a Dragoni, presso la struttura già esistente dei campi di calcetto. Ad Eugenio piace l’idea. Aveva fame di nuove iniziative, di nuove avventura. La sua curiosità spesso lo spingeva ad essere più maturo della sua età, e questo un pochino ci spaventava, da neo genitori 40enni.
Durò poco l’esperienza del calcio: non mi ha mai entusiasmato da vederlo, figuriamoci da praticarlo. E così fu anche per Eugenio.
Il basket: il suo grande amore sportivo, da vedere, da gustare, da praticare, da amare.
Così come abbiamo sempre amato giocare e coccolarci nel lettone.
Da piccoli, ma anche adesso, da grandi, diciamo così. Perché nel lettone si è sempre bambini.
Ecco i primi giochi insieme, Eugenio e Francesca. Il fratellone maggiore insegna l’arte della guerra, delle barricate casalinghe, tra panni stesi ad asciugare e bottiglie vuote usate come armi spaziali. Ma poi tutto va a finire a “paraponziponzipò”, come nelle guerre vere.
E non poteva mancare Nicola Panella. Amici, più che amici, più che fratelli, più. Venerdì 4 novembre 2016
Ed arriviamo al 4 novembre 2018, commemorazione dei defunti di tutte le guerre, dove come ogni anno (normale, non barricati anticovid) le scolaresche sono chiamate a rappresentare l’orgoglio cittadino.
Eugenio e la sua classe Eugenio e la sua classe Eugenio e la sua classe
Ed oggi, uscendo dal cimitero di Dragoni per la consueta visita giornaliera, dove gli ricordo di lavarsi i denti, comportarsi bene e divertirsi con i suoi nuovi amici, ci salutava questo magnifico quadro di Dio.
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