Leggi e ascolta “A mio padre” di Alfonso Gatto
Sommario
Nel giorno della festa del papà, dedicandola a tutti i papà, in terra e in cielo, la nostra poesia di auguri.
A volte mancano le parole, altre volte ne escono di inappropriate, a volte ci facciamo condizionare, altre ancora ci vergogniamo di dirle.
Poi, può essere tardi, e bisogna solo guardare verso il Cielo e sussurrarle sotto voce: Tanti auguri papà.
Leggi con me
A mio padre di Alfonso Gatto
Se mi tornassi questa sera accanto
lungo la via dove scende l’ombra
azzurra già che sembra primavera,
per dirti quanto è buio il mondo e come
ai nostri sogni in libertà s’accenda
di speranze di poveri di cielo
io troverei un pianto da bambino
e gli occhi aperti di sorriso, neri
neri come le rondini del mare.
Mi basterebbe che tu fossi vivo,
un uomo vivo col tuo cuore è un sogno.
Ora alla terra è un’ombra la memoria
della tua voce che diceva ai figli:
– Com’è bella notte e com’è buona
ad amarci così con l’aria in piena
fin dentro al sonno – Tu vedevi il mondo
nel plenilunio sporgere a quel cielo,
gli uomini incamminati verso l’alba.
Ascolta con me
Buonanotte
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