Leggiamo ed ascoltiamo la fiaba di Gianni Rodari: a inventare i numeri
Sommario
Ciao amiche ed amici carissimi dalla vostra Francesca Ruberto ♥
Oggi vi leggo “A inventare i numeri” tratta da libro “Favole al telefono” di Gianni Rodari
Giovanni Francesco Rodari, detto Gianni[1] (pronuncia Rodàri, /roˈdari/; Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980), è stato uno scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano. È l’unico scrittore italiano ad aver vinto il Premio Hans Christian Andersen (1970). (leggi ancora)
Leggiamo insieme
Inventiamo dei numeri?
Inventiamoli, comincio io. Quasi uno, quasi due,
quasi tre, quasi quattro, quasi cinque, quasi sei.
E troppo poco. Senti questi: uno stramilione di
biliardoni, un ottone di millantoni, un meravigliardo e un
meraviglione.
Io allora inventerò una tabellina:
tre per uno Trento e Belluno
tre per due bistecca di bue
tre per tre latte e caffè
tre per quattro cioccolato
tre per cinque malelingue
tre per sei patrizi e plebei
tre per sette torta a fette
tre per otto piselli e risotto
tre per nove scarpe nuove
tre per dieci pasta e ceci.
Quanto costa questa pasta?
Due tirate d’orecchi.
Quanto c’è da qui a Milano?
Mille chilometri nuovi, un chilometro usato e sette
cioccolatini.
Quanto pesa una lacrima?
Secondo: la lacrima di un bambino capriccioso pesa
meno del vento, quella di un bambino affamato pesa
più di tutta la terra.
Quanto è lunga questa favola?
Troppo.
Allora inventiamo in fretta altri numeri per finire. Li
dico io, alla maniera di Modena: unci dunci trinci, quara
quarinci, miri miminci, un fan dès.
E io li dico alla maniera di Roma: unzi donzi trenzi,
quale qualinzi, mele melinzi, riffe raffe e dieci.
Ascoltate la storia:
Buonanotte e sogni d’oro da Francesca Ruberto ♥
Ultimo aggiornamento il 5 Marzo 2024 by Remigio Ruberto
Aiutaci ad aiutare!
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.