Amici, amiche, amore: 27 settembre 2019, venerdì
Buongiorno.
La nottata è trascorsa normale, nella sua normalità d’ospedale.
Le ore non passano mai, i minuti diventano ore e le ore diventano giornate, che fuggono via e diventano movimenti ripetitivi, azioni già passate e ripassate.
Gli unici segni che porti sulla tua pelle sono le occhiaie, gli odori acri dei disinfettanti, le garze sterili, i pannoloni, i cateteri, le cicatrici che guardi e riguardi di Eugenio. E fanno male, molto male.
Eugenio che si alza dal letto, da solo, è un gioia per gli occhi e per il cuore.
Arrivano gli amici, e il cuore inizia a battere, forte, per le emozioni.
Vedere Eugenio sorridere, felice, è la mia, la nostra felicità, è la felicità di tutti coloro che gli vogliono bene, e sono tanti, tantissimi.
E poi tutti insieme, finalmente Eugenio in piedi con gli amici, a divertirsi nel salone centrale del terzo piano della Neuromed.
Ed il cuore esulta.
Da Dragoni ci arrivano foto di quotidianità che non hanno prezzo. Francesca a casa di Teresa fa esperimenti di cucina in assoluta serenità. È una gioia per il cuore vederla così amata.
Ah cosa sono gli amici!
Aiutaci ad aiutare!
Aiutaci con un tuo piccolo contributo.
Ti ringraziamo per aver letto questo nostro articolo. Se vuoi restare aggiornato puoi iscriverti alla nostra newsletter (potrai cancellarti quando vorrai)